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La cara Salma

La stagione 2001, tanto per cambiare, comincia in modo catastrofico: all’appello, assorbiti da impegni vari, mancano la maggioranza degli attori dell’anno prima ! Assieme a quelle che sono ormai “memorie” storiche della “Banda” si ritrovano solamente in tre !!

E’ panico, anche perche’ il testo, gia’ pronto e scritto in proprio, prevede otto personaggi equamente suddivisi: quattro maschietti e quattro femminucce. Gianni De Moliner, promosso (sob !) sul campo al ruolo di regista, non puo’ fare anche l’attore, cosa che l’anno prima l’ha portato alle soglie dell’esaurimento nervoso e quindi si deve nuovamente avviare la ricerca attori a tamburo battente.

Da un’altra compagnia di Campomorone arriva in prestito un’attrice, da piu’ lontano ne arrivano altre due. Si adatta una parte da maschile a femminile e si scaldano i motori per partire: e’ nata “La cara salma”, commedia brillante, come dicono le locandine, da….morir dal ridere.

E prima dimostrazione pratica di quanto non sia totalmente a piombo il cervello contorto del nostro sciagurato autore !!

Ancora una volta, tre rappresentazioni: il fatidico 8 Dicembre a Campomorone, il 25 Gennaio al Teatro Carignano di Via Villa Glory a Genova e il 2 Febbraio al Teatro del Ricreatorio di Genova Pontedecimo con un buonissimo riscontro di Pubblico e critica.

Splendidi gli attori, con un plauso particolare per Giorgio nel ruolo del protagonista, cesellatogli praticamente addosso, e per una governante veramente godibile

Sopra tutti, la Jole interpretata da Gaia De Marzo, una delle “ragazze venute da lontano” epica nel suo tormentone “Ho mal di testa” con il quale cercava di tirarsi fuori dai guai che immancabilmente combinava. Fra gli sponsor della compagnia, dato l’argomento, anche “La Generale Pompe Funebri” che, in occasione della rappresentazione di Pontedecimo, diede vita ad un gustosissimo siparietto, con un suo dipendente, rigorosamente in divisa, a distribuire cornetti portafortuna all’ingresso del teatro.

Momenti di terribile tensione in occasione della rappresentazione al Teatro Carignano, quando Marco, uno degli attori, reduce da un viaggio di lavoro in Calabria, arrivo’ in teatro in taxi direttamente dall’aeroporto, cinque minuti prima che si aprisse il sipario, andando in scena senza trucco e con gli stessi abiti che aveva in viaggio.