CINCU FIMMINI E UN TARI' (in dialetto Siciliano)
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- Descrizione:
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commedia brillante in tre atti
( 6 uomini - 7 donne )
L'arte dell' “arrangiarsi “ è stata sempre una peculiarità del popolo siciliano! Esso ha avuto nella storia ben tredici dominatori, e pur trattandosi di dominazioni, il popolo siciliano non si è fatto sottomettere da alcune di esse, mentre ha acquistato da esse contributi culturali e linguistici, senza mai perdere i loro ' quattro caratteri ' distintivi di popolo, costituiti dall’intelligenza, dalla diffidenza, dall'umorismo e dall'arte dell'arrangiarsi.
Il Siciliano ' uno ne pensa e cento ne fa ' così il personaggio principiale di questa commedia - Cincu fimmini e un tarì -' u zu Tatanu Zarbu'ha saputo, in pieno, accentrarsi queste caratteristiche che lo contraddistinguono dagli altri suoi simili, esasperando conflitti tra apparenza e realtà, tra normalità e anormalità. Esso è uno 'sbrigafaccenne', facendo la spola tra il suo paesino, dell'entroterra siciliano, in cui vive e il capoluogo della sua regione Palermo. Riceve anche commissioni per le giocate del lotto. Il destino gli è fatale, dimentica di giocare un terno commissionato dal catanese Alfiu Santaita, che fortunatamente o sfortunatamente esce nella ruota di Palermo. Alfiu, persona rigorosamente aliena da compromessi, vuole a tutti i costi rimborsata la vincita a qualunque costo, altrimenti bisogna pagare con la vita lo sgarbo ricevuto. Il barone Paolo Trupia, titolo comprato a suon di quattrini, con la moglie Vicia Naca e i due figli gemelli biovulari, o come dice lo stesso barone, 'di du ova', Pepeddu e Caliddu, che ricorrono alla famiglia Zarbu per stipulare un contratto di fidanzamento con due delle quattro figlie, Agnesina, Catarina, Rusinedda e Assuntina, ancora da maritare.Quale delle quattro piazzare? Si va avanti con questi personaggi tra una serie d’equivoci, che si rivelano davvero esilaranti, ed alla fine ' u zu Tatanu Zarbu' collaborato dalla moglie Adelina Barone, servendosi della sua fantasia va alla ricerca del paradosso, risolvendo i problemi, che gli si presentano, coadiuvato dal destino
' ‘sta potenti machina ca movi la vita e ca nuddu è capaci di firmari, o di farici cangiari strata.' - Inviato da:
- bandadeimisci (bandadeimisci)
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- 09 Nov 2017
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- 09 Nov 2017